Se legato correttamente in fascia, il neonato assume la giusta posizione fisiologica, che rispetta la curvatura naturale della sua schiena, previene la displasia alle anche e lo schiacciamento della testolina (plagiocefalia).
Inoltre la fascia aiuta anche con alcuni dei tipici disturbi dei primi mesi di vita, come le coliche e il reflusso, oltre che stimolare il senso di equilibrio e l’utilizzo dei muscoli, che il piccolo utilizza per accomodarsi nel supporto.

Il neonato portato si sente più protetto e contenuto perché percepisce meglio i suoi confini, proprio come quando era nel pancione, quindi riesce a rilassarsi con facilità e a dormire sereno, cullato dai movimenti materni, dai rumori ovattati e dal profumo della mamma.
In questo suo guscio sicuro, viene protetto dallo stress e dall’iperstimolazione, e questo contatto continuo con la mamma, non “precario” come l’essere tenuto in braccio, risponde perfettamente al suo istinto primordiale di sopravvivenza.

Portare il proprio piccolo in fascia facilita l’ascolto e la comunicazione mamma-bimbo. Il bebé si sente quindi compreso, protetto e si rilassa con più serenità, permettendo alla mamma di rilassarsi a sua volta, con una conseguente diminuzione del senso di inadeguatezza che spesso assale le neo-mamme.
La mamma riesce anche ad avere maggiore libertà di movimento, sia in casa che fuori, agevolando così i lavori domestici, l’accudimento dei fratellini, la vita sociale e le uscite.